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132243
IDG801200160
80.12.00160 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
saitta nazareno
note sulla perimetrazione dei centri abitati
Trib. amm. reg., an. 5 (1979), fasc. 5-6, pt. 2, pag. 177-184
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
d18212
l' autore sostiene che l' atto col quale i comuni procedono alla perimetrazione dei centri abitati non deve considerarsi alla stregua di una mera "fotografia" della zona edificata del centro urbano, bensi' un provvedimento previsionale e programmatico in termini propriamente urbanistici in vista di future espansioni di tale centro. l' a. basa tale assunto innanzitutto sull' esame della giurisprudenza che dal 1942 in poi e' venuta delineando il concetto di centro abitato, che non si sostanziarebbe solo nel c.d. centro urbano, ma anche nella zona di espansione naturale del centro stesso. l' autore pone altresi' in evidenza la discrezionalita' dell' atto di perimetrazione, come questo sia legato a criteri empirici e variabili, e il fatto che questo, secondo la giurisprudenza del consiglio di stato, non sia in ogni caso necessario. che non si tratti di un mero atto ricognitivo, e' dimostrato anche, secondo l' autore, sia dalla funzione che si e' inteso attribuire alla perimetrazione cioe' quella di dotare i comuni di uno strumento che permettesse un immediato controllo sugli stessi in ordine all' attivita' edificatoria, sia dalla influenza, allevata dalla dottrina, che l' operata perimetrazione puo' avere sui futuri strumenti urbanistici, creando nei confronti di questi una pregiudiziale di edificabilita' ex-lege, sia infine dalla particolare procedura che occorre seguire per procedere all' adozione dell' atto, che vede l' intervento in funzione consultiva dei due massimi organi di tutela tecnica del territorio.
art. 4 l. 28 gennaio, n. 10 art. 17 l. 6 agosto 1967, n. 765 art. 31 l. 17 agosto 1942, n. 1150 cass. 15 novembre 1966, n. 2564 cons. stato 22 dicembre 1970, n. 1245
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