| l' autore, dopo aver illustrato brevemente la disciplina legislativa
e il dibattito dottrinale sulla tutela dei beni ambientali cosi' come
formatesi dal 1939 in poi e aver posto in evidenza le connessioni di
questa materia con quella dell' urbanistica, si sofferma sull'
attuale regolamentazione del settore a seguito dell' attuazione del
sistema regionale. si sofferma in particolare sull' art. 82 d.p.r. 24
luglio 1977, n. 16 individuante le competenze regionali delegate nel
settore dei beni ambientali. rileva in primo luogo come anche da
questa norma emerga una distinzione tra le c.d. bellezze naturali e i
beni piu' propriamente urbanistico-ambientali. l' a. poi esamina in
particolare i problemi attinenti l' esatta individuazione dei limiti
delle residue competenze statali, affermando che il parere ex art. 82
d.p.r. cit., comma 3, e' necessario solo quando il provvedimento
regionale operi una riduzione del perimetro del bene tutelato, che
tale parere, nel silenzio della legge deve ritenersi obbligatorio ma
non vincolante e infine che lo stesso e' necessario anche per
"vincoli" disposti dalle regioni successivamente all' entrata in
vigore della norma in esame. l' a. si sofferma altresi' sul potere
ministeriale di integrazione degli elenchi regionali delle bellezze
naturali, sul passaggio dei poteri alle regioni prima spettanti alle
commissioni provinciali ex art. 82 cit., comma 2, lett. g), e infine
sui problemi attinenti alla "gestione" o "tutela" dei beni ex art. 82
ii co. lett. b) c) d) e) f). l' autore pone l' accento anche sulla
questione relativa all' individuazione degli organi competenti ad
adottare gli atti connessi alle funzioni delegate, sostenendo che la
competenza provvisoria, prima dell' intervento di apposite leggi
regionali, dovra' desumersi dalle norme organizzative degli statuti,
che la legislazione di organizzazione in materia dovra' tener conto
della necessita' di coordinamento con la materia dell' assetto del
territorio e che le eventuali sub-deleghe agli enti locali dovranno
riguardare solo competenze estremamente puntuali e soggette a poteri
di indirizzo e coordinamento.
| |