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132269
IDG800601765
80.06.01765 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
carbonari otello g.
la repressione del comportamento antisindacale nel quadro dell' unificazione della tutela del lavoratore contro il licenziamento
Riv. giur. lav. prev. soc., an. 31 (1980), fasc. 1-2, pt. 1, pag. 23-53
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
d762; d451; d763
l' a. compie un' accurata analisi della dottrina e della giurisprudenza sul rapporto tra le azioni ex artt. 18 e 28 l. 300/70. per quanto riguarda la piu' recente dottrina l' a. respinge la tesi del parallelismo delle due azioni, allineandosi a quanti sostengono invece la eguale antisindacalita' dell' inottemperanza a qualsiasi ordine di reintegrazione: la costruzione unitaria dell' azione conduce inevitabiltmente all' estensione della sanzione penale ex art. 28. interessante, ma contradditoria e' stata, secondo l' a. , la giurisprundenza della cassazione che con due recenti sentenze e' arrivata a opposte conclusioni; partendo dalla premessa obbligata dell' autonomia delle due azioni la prima sentenza afferma che il solo mezzo per ottenere la cessazione del comportamento antisindacale e' la reintegrazione del lavoratore; l' altra pronuncia esclude che l' iniziativa individuale possa paralizzare l' esperibilita' del procedimento ex art. 28. l' a. conclude riaffermando la rilevanza collettiva dell' azione ex art. 18, qualificabile gia' di per se' come azione per la repressione della condotta antisindacale, come conferma l' art. 15 l. 903/77 sulla necessita' della delega da parte dell' interessato alle associazioni sindacali qualora lo stesso voglia rimanere inattivo.
art. 28 l. 20 maggio 1970, n. 300 art. 18 l. 20 maggio 1970, n. 300 art. 15 l. 9 dicembre 1977, n. 903 cass. 27 febbraio 1979, n. 1313 cass. 26 gennaio 1979, n. 602
Ist. per la documentazione giuridica - Firenze



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