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| IDG800601874 | |
| 80.06.01874 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| di majo adolfo
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| sull' azionabilita' in separato giudizio della richiesta di
rivalutazione di crediti di lavoro
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| nota a cass. sez. lav. 10 maggio 1980, n. 3090
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| Giur. it., an. 132 (1980), fasc. 7, pt. 1a, pag. 1133-1140
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| d76; d74493
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| l' a. precisa che nella soluzione del problema, se sia possibile
azionare in separato giudizio e avanti a giudice diverso la richiesta
del c.d. "maggior danno" da svalutazione riconosciuto per i crediti
di lavoro dell' art. 429, 3 comma, c.p.c., interferiscono, piu' in
generale, considerazioni riguardanti il ruolo e la portata che si
intendono riconoscere alla forma di tutela introdotta per i crediti
di lavoro dell' articolo citato. la strada percorsa dalla sentenza
annotata non e' quella del carattere "autonomo" della richiesta di
"maggior danno" e della separata azionabilita' della stessa che si
collochi sul terreno della responsabilita' per danni: la cassazione,
richiamandosi alla tesi della indicizzazione del credito e rifiutando
l' ipotesi di un subentro di un debito di valore al posto di quello
di valuta rimasto inadempiuto, tende a sospingere la richiesta di
rivalutazione del credito verso l' area della retribuzione, non
sembrando ai giudici cosa artificiosa che la soddisfazione di un
"credito integrale di lavoro" sia diluita in epoche diverse, in via
stragiudiziale quanto alla componente originaria e in sede giudiziale
quanto al quid pluris.
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| art. 429 comma 3 c.p.c.
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| Ist. per la documentazione giuridica - Firenze
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