| l' a. della scheda si richiama al saggio di franz neumann, in cui si
sostiene che, a quanto si e' voluto far credere, lo stato
totalitario, lungi dall' essere uno stato-piano o stato-etico, e'
attraversato, come nel caso dello stato nazista, dal caos, dall'
anarchia, dallo scontro fra corpi separati e gruppi di pressione. l'
a. analizza lo stato tedesco, attraverso una sorta di vivisezione del
sistema istituzionale e di potere nazionalsocialista, prendendo le
mosse dalla repubblica di weimar, il pluralismo corporativo della
quale doveva cedere il potere al nazionalsocialismo. l' avvento del
regime totalitario rappresenta la transizione ad un assetto
"pluralistico" diverso, una nuova forma di "pluralismo conflittuale",
in un sistema in cui e' stabilito un rapporto competitivo tra partito
unico e stato e al quale prendono parte altri gruppi di pressione
come reichswer e grande industria: le "quattro teste" di behemoth. si
configura, cosi', una tipologia istituzionale ibrida nella quale
anche tra stato e grande industria si instaura una sorta di
"convivenza conflittuale". lo stato, nella sostanza, non intacca la
struttura dei rapporti di produzione. l' analisi di neumann,
tuttavia, non afferma la funzione dei quattro gruppi dominanti all'
interno del sistema economico e di dominio ed elude eventi come il
passaggio, nel 1936, dal "fascismo parziale" al "fascismo totale",
connesso alla efficacia politica del secondo piano quadriennale che
scompagino' i rapporti di forza interni all' industria.
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