| l' a. si richiama alle opere complete, pubblicate recentemente in
italia, di thomas paine, pensatore e uomo politico inglese della
seconda meta' del 1700, che prese parte alle rivoluzioni americana e
francese. il pensiero politico del paine si puo' collocare nell'
alveo del "giusnaturalismo della giustizia" che presuppone l'
esistenza di un diritto prestatuale, a cui si oppone il
"giusnaturalismo scientifico" di hobbes. il patto di associazione,
percio', in paine prevale sul patto di dominazione e lo stato e'
posto interamente al servizio della societa' civile. le idee del
paine nascono da una concezione dello stato di natura completamente
diversa da quella di hobbes, assai piu' idilliaca che in locke. l' a.
ritiene che il potere civile non puo' mai essere usato per violare i
diritti naturali, che l' uomo conserva e dai quali il potere stesso
deriva. importante corollario di cio' e' che il potere costituente
prevale su quello costituito. secondo il recensore, molti dei temi
del paine sono presenti nel giovane marx, per cui sarebbe ricco di
spunti un confronto. occorre mettere in evidenza che il paine, al
contrario del locke, pone in primo piano il problema dell'
eguaglianza della proprieta' come conseguenza della eguaglianza dei
diritti. se la funzione storica del giusnaturalismo e' oggi assolta
da altre correnti di pensiero, afferma il recensore, tuttavia, "le
esigenze di cui il giusnaturalismo si faceva interprete (liberta',
uguaglianza, pace), restano vive e di quelle esigenze paine resta un
campione".
| |