| l' a. mette in luce alcuni aspetti della situazione dell' agricoltura
italiana per quanto riguarda la dinamica delle sue strutture, il
ruolo che in essa assume la proprieta' fondiaria, le condizioni a cui
debbono sottostare i coltivatori diretti per ottenere le terre su cui
applicano i loro capitali e la loro forza lavoro. l' a., anche
attraverso l' esame critico di una serie di dati statistici, trae le
seguenti osservazioni: malgrado tutti gli svantaggi che ha in
confronto con altri tipi di impresa, l' azienda coltivatrice diretta
continua ad essere vitale e ad espandersi; contrariamente a quanto
sostenuto da piu' parti sulla marginalizzazione dell' agricoltura nei
paesi a capitalismo sviluppato, si sta verificando un nuovo interesse
per l' agricoltura, per la sua funzione di stabilizzatore dei
profitti, di campo vasto e promettente di investimenti, soprattutto
pubblici. tutto questo ha dato vita ad una ondata speculativa,
alimentata da una determinata applicazione delle leggi agrarie, che
suscita preoccupazioni. alla quale speculazione, tuttavia, non si
puo' ovviare se non si accede all' idea di arrivare ad una riforma
agraria che trasferisca la proprieta' della terra a coloro che la
lavorano.
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