| l' a. si dichiara favorevole alla pena di morte comminata per gravi e
accertati delitti. ribatte, ai sostenitori della non proporzionalita'
tra la lunga agonia dell' assassino condannato a morte e la
momentaneita' delle sofferenze della vittima, che non e' ingiusto che
l' assassino soffra piu' dell' innocente e che vi sono altri, come i
familiari della vittima, che patiscono piu' a lungo del delinquente.
sostiene che l' esemplarita' della pena di morte esercita un influsso
dissuasivo su altri potenziali criminali. rileva, poi, che, per chi
crede nell' immortalita' dell' anima, la sentenza di morte non ha
carattere definitivo e assoluto.
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