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| IDG800300237 | |
| 80.03.00237 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| raimondi raffaele
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| magistrati e giornalisti
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| Studi catt., an. 24 (1980), fasc. 236, pag. 658-660
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| d6043; d60010; d9694
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| l' a. riflette sul conflitto fra l' esigenza dei magistrati di non
lasciar trapelare indiscrezioni sulle indagini in corso e l' esigenza
dei giornalisti di informare l' opinione pubblica tempestivamente.
afferma che tali contrasti sono componibili, considerando che la
giustizia e l' informazione si integrano a vicenda in quanto servono
al cittadino per giudicare l' operato del potere. rileva che la
funzione dell' indipendenza dei magistrati e' di rendere possibile a
questi il controllo sull' operato degli altri poteri e la tutela dei
valori fondamentali dalle violazioni commesse da chiunque. afferma
che lo strumento basilare per raggiungere tali scopi e' la denunzia
penale, la quale e' garantita dall' obbligo per il procuratore della
repubblica di rispondere formulando una precisa richiesta e dal
controllo del giudice istruttore su queste richieste. critica la
prassi giudiziaria di istruttorie senza limiti di tempo e senza il
controllo dell' opinione pubblica perche' coperte dal segreto
istruttorio. auspica, per ovviare a tali inconvenienti, un sistema
sanzionatorio basato sui termini.
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| Ist. per la documentazione giuridica - Firenze
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