| l' a. afferma che il nuovo fenomeno, la massa, non costituisce un
superamento dell' opposizione antinomica tra il privato e il
pubblico, anzi essa mantiene di entrambi l' arroganza e libera
ambedue da qualsiasi responsabilita'. sostiene che la dicotomia
antinomica fra l' io e il noi, e dunque fra il privato e il pubblico,
deriva dall' errore del pensiero immanentistico moderno che si e'
limitato ad una concezione puramente fenomenica dell' individuo.
rileva che, al contrario, nella visione ontologica dell' io, propria
del pensiero cristiano, le suaccennate dicotomie si conciliano e
coesistono nella fraternita' e solidarieta' universale.
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