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Documento


132646
IDG800900585
80.09.00585 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
piacentini claudio
in tema di rifiuto dell' imputato a sottostare alla ricognizione personale
nota a ord. trib. torino ufficio istruzione 17 ottobre 1978
Riv. it. dir. proc. pen., an. 23 (1980), fasc. 1, pag. 326-336
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
d6147; d6123
avverso l' annotata ordinanza, che ritiene l' ammissibilita' di un riconoscimento effettuato all' insaputa dell' imputato o anche coattivamente quando l'imputato si rifiuti al compimento dell' atto probatorio nelle modalita' di cui all' art. 360 c.p.p., perche' l' imputato se pur gode del diritto di non collaborare, non ha il diritto di ostacolare il procedimento, l' a. osserva la dubbia realizzabilita' di tali diverse modalita' procedurali nella acquisizione del nesso probatorio, dati i disposti degli artt. 304 ter, 304 quater e 135 c.p.p., non garantendo comunque il risultato dell' atto, la facolta' di cui all' art. 304 ter ultimo comma c.p.p., senza contare la materiale impossibilita' di una ricognizione all' insaputa dell' imputato qualora questi non sia detenuto. la ricognizione coattiva richiama dubbi ancor piu' gravi sulla sua costituzionalita', non potendosi invocare il principio della liberta' delle prove in modo tale da soffocare le garanzie del contraddittorio
art. 135 c.p.p. art. 304 bis c.p.p. art. 304 ter c.p.p. art. 304 quater c.p.p. art. 360 c.p.p.
Centro diretto da M. Fameli - IDG Firenze



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