| l' art. 655 c.p. reprime la partecipazione di dieci o piu' persone
(sicche' il reato si configura come plurisoggettivo, e precisamente
come a concorso necessario) ad una radunata sediziosa, cioe' a una
riunione finalizzata a uno scopo sedizioso, che si svolga in un luogo
pubblico o aperto al pubblico, essendo l' ordine pubblico il bene
giuridico tutelato. l' attributo "sedizioso" non puo' definirsi in
senso generico, ne' come specie di quell' accordo di cui all' art.
304 c.p., per non reprimere incongruamente come contravvenzione una
fattispecie speciale a un delitto. come si desume dalla struttura
della fattispecie, che ipotizza una condotta diretta
inequivocabilmente al pubblico disordine, per radunata sediziosa deve
intendersi quella riunione volta alla realizzazione di uno scopo di
pubblico disordine. dal che la natura non meramente colposa, ma
dolosa della contravvenzione, occorrendo la consapevolezza della
natura e dei fini della riunione medesima. nessun dubbio di
costituzionalita' della norma in esame, l' art. 17 cost. richiamando
l' ordine pubblico come limite alla liberta' di associazione. e'
bensi' vero che l' art. 21 cost. non prevede siffatto limite, ma l'
art. 655 non ha come dato caratterizzante, ma solo eventuale, una
manifestazione del pensiero.
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