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| IDG800900600 | |
| 80.09.00600 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| grieco grazia
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| ubriachezza volontaria o colposa e titolo di responsabilita'
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| nota a cass. sez. i pen. 29 aprile 1977
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| Riv. it. dir. proc. pen., an. 23 (1980), fasc. 2, pag. 522-533
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| d50203
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| secondo la concezione maggiormente seguita, il soggetto che versi in
stato di ubriachezza non accidentale ne' preordinata, nonostante l'
indubbia alterazione prodotta dall' alcool e', per volonta' di legge,
ex art. 92 c.p., da considerare imputabile nel momento in cui pone in
essere l' illecito penale e pertanto occorre ricercare il nesso
psichico, quantunque abnorme, che lega l' evento alla personalita'
dell' autore. l' a. ritiene che tale indagine non possa seguire i
normali criteri di accertamento dell' elemento psicologico. senza
contare che l' art. 133 c.p. prevede la graduazione dell' elemento
psichico, gli studi medico-legali accertano indubbiamente una
capacita' di intendere e volere del tutto alterata, dal che l'
inconciliabilita' di un indagine del dolo e della colpa ragguagliata
ai criteri impiegati per l' uomo normale. cio' che va valutato e'
solo il finalismo dell' atto, privo di giudizi di disvalore; per la
colpa occorrera' accertare la non volontarieta' dell' evento e la
contrarieta' della condotta a quelle norme oggettive la cui
violazione, ex art. 43 c.p., sostanzia tale elemento psichico, senza
peraltro indagare sul secondo momento della colpa, quello relativo
alla rimproverabilita' personalistica della violazione di dette
norme. de iure condendo e' auspicabile l' addebitabilita' a titolo di
sola colpa.
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| art. 42 c.p.
art. 43 c.p.
art. 92 c.p.
art. 133 c.p.
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| Centro diretto da M. Fameli - IDG Firenze
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