| l' a. si richiama alla prassi seguita dal presidente del consiglio
cossiga per annunciare la fine del suo primo governo. l' a. critica,
sul piano costituzionale, il ricorso alle c.d. "comunicazioni del
governo in assemblea", un istituto che sostituisce all' ampia
discussione sui motivi della crisi una striminzita comunicazione del
presidente del consiglio dimissionario sulla quale prendono posizione
i capigruppo. la cosa che pero', a giudizio dell' a., lascia
esterefatti e' il fatto che il presidente del consiglio ha
solennemente detto, di fronte alle camere, che il suo governo era
nato ed aveva operato sulla base di un "particolare rapporto
fiduciario con il presidente della repubblica". l' a. collega tale
affermazioneal dibattito sulla riforma istituzionale in senso
presidenzialistico. il secondo governo cossiga ha confermato, afferma
l' a., la prassi negativa di discutere e votare la fiducia al governo
in presenza di un programma ministeriale evanescente, che parla di
tutto con valutazioni generiche. l' a. critica questa prassi e pure
quella della nomina di un numero record di sottosegretari e ministri
senza portafoglio e senza un incarico preciso. infine rileva la
mancanza di collegialita' nelle decisioni del consiglio dei ministri
e critica l' eventuale costituzione di una sorta di "cabinet office"
sul modello inglese.
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