| l' a. si richiama alla legge 2 maggio 1976, n. 183, che prevede
alcuni criteri di programmazione partecipata, inserendo cioe' le
regioni non solo a livello di consultazione e direttiva politica in
un apposito comitato, ma anche nel consiglio di amministrazione della
cassa per il mezzogiorno, nella coamministrazione, cioe', di
interventi statali implicanti attivita' che interferiscono nella
sfera di interesse regionale. l' a. traccia la storia di questa
vicenda relativa alla partecipazione regionale e ne rileva gli scarsi
risultati concreti. la riforma del 1978 ha introdotto un nuovo
elemento del sistema programmatorio della legge 183, cioe' la
commissione bicamerale per il mezzogiorno. in base alla norma, le
regioni, ai fini della programmazione, possono inviare i pareri del
comitato dei rappresentanti delle regioni al parlamento. questa
vicenda della commissione bicamerale si e' sviluppata in una
situazione di indifferenza e di assenza di contatti con la
rappresentanza regionale, attivandosi agli inizi del 1980.
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