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133178
IDG800601776
80.06.01776 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
recchi paolo
funzione quasi notarile del giudice nelle conciliazioni relative a contratti agrari in corso secondo una interpretazione giudiziale, e identica funzione delle organizzazioni di categoria nei contratti agrari futuri secondo un disegno di legge in discussione al parlament
nota a trib. ascoli piceno sez. agr. 30 novembre 1979
Riv. giur. lav. prev. soc., an. 31 (1980), fasc. 1-2, pt. 2, pag. 228-234
(Bibliografia: a fine articolo o capitolo)
d9141; d9142; d30670
la sentenza afferma che una transazione relativa ad un affitto di fondo rustico e contenente rinuncia al diritto di proroga del conduttore, se allegata agli atti di causa e ritenuta regolare dal giudice, e' equiparata ad una conciliazione giudiziale e quindi pienamente valida ed efficace, ai sensi dell' art. 23 l. 11/71. l' a. ritiene il contrario, poiche' il legislatore ha attribuito al giudice il potere conciliativo non solo per porre fine alle liti, ma anche per attuare i principi di supremazia del lavoro: cio' significa che il giudice non puo' limitarsi a svolgere una funzione solo notarile, ma deve rendere le parti consapevoli e libere del loro decidere. tale funzione viene attribuita alle organizzazioni di categoria nella stipulazione di nuovi contratti di affitto dal disegno di legge sui patti agrari approvato al senato.
art. 23 l. 11 febbraio 1971, n. 11
Ist. per la documentazione giuridica - Firenze



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