Banche dati professionali (ex 3270)
Stampa giuridica

Documento


133187
IDG800900333
80.09.00333 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
bargis marta
in tema di interrogatorio del coimputato
nota a cass. sez. i pen. 17 maggio 1978 cass. sez. i pen. 5 aprile 1977
Riv. it. dir. proc. pen., an. 22 (1979), fasc. 4, pag. 1589-1596
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
d613; d6148
la giurisprudenza riconduce di regola nel concetto di interrogatorio quelle dichiarazioni dell' imputato a carico dei coimputati dello stesso reato che della testimonianza non hanno i requisiti formali ne' sostanziali e che quindi possono formare oggetto di contestazione. ampliando l' oggetto dell' interrogatorio, si evita il problema dell' incompatibilita' a deporre ex art. 348 comma 3 c.p.p.. proprio l' art. 348 bis c.p.p. impedisce di sostenere ancora la tesi dottrinaria fondata sulla distinzione fra interrogatorio e testimonianza in base al loro oggetto, posto che l' interrogatorio "libero", pur vertendo sui fatti del terzo, non e' regolato come testimonianza. dato che l' interrogatorio costituisce uno dei mezzi di prova, purche' siano rispettate le garanzie difensive, e soprattutto il nemo tenetur se detegere, ben puo' il giudice su di esso formare il suo convincimento, rimanendo salva la ratio sottesa all' art. 348 comma 3 codice di rito.
art. 348 comma 3 c.p.p. art. 348 bis c.p.p.
Centro diretto da M. Fameli - IDG Firenze



Ritorna al menu della banca dati