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| IDG800900570 | |
| 80.09.00570 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| spagnolo giuseppe
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| il riconoscimento della propria responsabilita' nel diritto vigente e
nelle prospettive di riforma
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| scritto riproducente sostanzialmente un contributo dell' a. alla
ricerca cnr avente per oggetto "la riforma del libro primo del codice
penale"
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| Riv. it. dir. proc. pen., an. 23 (1980), fasc. 1, pag. 35-44
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| d6136
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| nel diritto vigente il riconoscimento della propria responsabilita'
produce, in concreto, un effetto sfavorevole per il reo, abbreviando
i tempi del processo e anticipando la condanna e la pena, mentre i
vantaggi sono poco compensativi, poiche' tale riconoscimento viene in
relazione solo per quanto attiene alla concessione delle attenuanti
generiche, peraltro sempre largamente concesse. al contrario, il
riconoscimento di responsabilita' ha riflessi positivi sul piano
processuale e su quello penitenziario. esso consente un notevole
risparmio di lavoro e di tempo alla polizia giudiziaria e all'
amministrazione della giustizia; rende possibile un processo
semplificato e porta ad una piu' rapida applicazione della pena;
infine puo' essere considerato come indice di minore pericolosita'
sociale e come inizio di rieducazione del reo. appare quindi
necessario e giusto che il riconoscimento di responsabilita' comporti
un' attenuazione della sanzione. le proposte per risolvere il
problema del bilanciamento degli interessi sono tre. la prima,
formulata da pagliaro, consiste nella creazione di un doppio ordine
di misure di pena per tutte, o alcune delle fattispecie penali: la
confessione diverrebbe un criterio automatico di scelta tra le
sanzioni alternative; tale proposta pero' presuppone la riforma della
parte speciale del codice. la seconda consiste nella creazione di un'
apposita circostanza attenuante che comporti una diminuzione della
pena piu' sensibile di quella prevista dall' art. 65 c.p.. la terza
consiste nell' utilizzazione della confessione nella disciplina delle
cause di estinzione e delle misure sostitutive della pena. il termine
entro il quale deve essere fatta la confessione dovrebbe essere
riferito all' ordine o al mandato di comparizione o di cattura,
ovvero all' udienza preliminare del nuovo codice di rito. sussiste
pero' il rischio che tale dichiarazione venga resa anche dagli
innocenti per ottenere clemenza: e' una ipotesi-limite, ma per
prevenire il rischio e' doveroso prevedere l' assistenza del
difensore e un rigoroso controllo del giudice.
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| Centro diretto da M. Fameli - IDG Firenze
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