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| IDG800900573 | |
| 80.09.00573 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| de salvia michele
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| privazione di liberta' e garanzie del processo penale nella
giurisprudenza della commissione e della corte europea dei diritti
dell' uomo
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| pt. ii
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| Riv. it. dir. proc. pen., an. 23 (1980), fasc. 1, pag. 93-128
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| d8660; d86600; d86601; d68
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| la commissione ha affermato che presupposto necessario della
applicabilita' dell' art. 6 par. 1 conv. eur. dir. uomo e' l'
esistenza di un' accusa penale; rientrano nella materia penale le
privazioni di liberta' suscettibili di essere inflitte a fini di
repressione, escluse quelle inidonee a causare un pregiudizio
importante. tale articolo peraltro non garantisce il diritto al
doppio grado di giurisdizione nel merito ne' il principio del ne bis
in idem. esso riguarda l' accusato, non il condannato, quindi le
garanzie non si applicano al ricorso in revisione, alla domanda di
grazia, all' istanza per la liberta' condizionata, alla procedura di
applicazione delle misure di sicurezza, all' estradizione e all'
espulsione. la nozione centrale dell' art. 6 e' il concetto di
"processo equo", di cui il principio della "uguaglianza delle armi"
costituisce un' estrinsecazione. la commissione non puo' sindacare la
valutazione dei mezzi di prova effettuata dalle corti di merito. il
par. 1 garantisce contro le eccessive lentezze della procedura ("un'
udienza entro un termine ragionevole"); a tal fine si individua il
dies a quo nel giorno in cui una persona e' accusata; il dies ad quem
nella sentenza decisoria. la ragionevolezza della procedura va
calcolata tenendo conto della complessita' del caso, del modo con cui
e' stato trattato e della condotta del ricorrente. la "presunzione di
innocenza" di cui al par. 2 vale solo per gli accusati, non per i
condannati; non vale per il giudice civile ne' riguarda la misura
della pena. il par. 3 garantisce il diritto all' informazione sul
contenuto dell' accusa; il diritto ad avere una efficace difesa,
anche gratuita: ma non l' autodifesa.
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| l. 4 agosto 1955, n. 848
art. 6 conv. eur. dir. uomo
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