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| IDG800900650 | |
| 80.09.00650 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| mazzarra assunta maria
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| la comunicazione giudiziaria come atto recettizio
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| nota a app. bari sez. i pen 14 luglio 1978
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| Giur. it., an. 132 (1980), fasc. 8-9, pt. 2, pag. 366-368
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| d6120
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| la sentenza annotata conclude nel senso che "l' obbligo della
comunicazione giudiziaria e' adempiuto con la semplice spedizione per
la notifica nei modi di legge, senza che rilevi il momento in cui il
plico giunga al destinatario". con l' entrata in vigore della l. 773
del 1972 (art. 3) ci si chiede se rilevi il momento della spedizione
del plico chiuso raccomandato con ricevuta di ritorno, oppure quello
in cui il plico giunga al destinatario. non par dubbio che la
comunicazione giudiziaria costituisce una dichiarazione recettizia,
che per aver rilevanza esterna necessita di notificazione all'
interessato; chiarisce infine l' a. che anche l' avviso
"impropriamente denominato di procedimento" di cui all' art. 304
comma 2 c.p.p. e' sottoposto, per quanto concerne la trasmissione,
allo stesso regime dettato per la comunicazione giudiziaria. e'
questa l' unica interpretazione che consenta una effettiva
predisposizione della propria difesa.
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| art. 170 c.p.p.
art. 177 c.p.p.
art. 177 bis c.p.p.
art. 304 c.p.p.
art. 24 cost.
art. 3 l. 15 dicembre 1972, n. 773
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