| 133225 | |
| IDG800900385 | |
| 80.09.00385 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
| |
| barbuto mario
| |
| ordine ministeriale e concessione del sindaco per la ristrutturazione
di un edificio di interesse storico-artistico
| |
| | |
| | |
| | |
| | |
| nota a pret. pavia 29 marzo 1979
| |
| Giur. it., an. 132 (1980), fasc. 3, pt. 2, pag. 133-138
| |
| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
| |
| d540
| |
| | |
| | |
| | |
| | |
| le 3 massime formulate dal pretore pavese prendono in considerazione
alcuni aspetti nodosi della problematica sottesa al campo dei reati
edilizi. 1) al problema se il comune possa costituirsi parte civile
nei procedimenti per reati urbanistici si risponde positivamente, e
forse definitivamente, con la sentenza della cassazione 21 aprile
1979; la pronuncia annotata conferma tale indirizzo. 2) si prende in
esame la erronea applicazione di diritto del giudice di primo grado
che ha escluso l' applicazione dell' amnistia per il caso di totale
difformita' in presenza di modifiche di limitata entita' volumetrica,
sulla base del fatto che, al di la' dell' irrilevanza dei volumi
effettivamente realizzati, per applicare il beneficio occorre far
riferimento alla globalita' dei lavori "progettati", dimenticando
che, nella specie, era sufficiente constatare il carattere
storico-artistico degli edifici stessi. 3) la terza massima distingue
tra "interventi di restauro e di risanamento conservativo" e
"interventi di ristrutturazione edilizia": per entrambi si richiede
la concessione del sindaco. dunque l' inizio dei lavori che li
concernono in nessun modo puo' essere realizzato mancando la predetta
concessione, neppure in presenza di un ordine ministeriale che e'
illegittimo, poiche' viziato da incompetenza, violazione di legge e
sviamento di potere.
| |
| l. 1 giugno 1939, n. 1089
l. 28 gennaio 1977, n. 10
d.p.r. 4 agosto 1978, n. 413
l. 5 agosto 1978, n. 457
cass. sez. un. pen. 21 aprile 1979
| |
| Centro diretto da M. Fameli - IDG Firenze
| |