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| IDG800900523 | |
| 80.09.00523 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| mazzanti manlio
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| la legge 6 febbraio 1980, n. 15, contro il terrorismo
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| Giust. pen., an. 85 (1980), fasc. 4, pt. 3, pag. 235-246
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| d542
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| l' a., dopo aver esposto l' esigenza che ha spinto il legislatore
all' emanazione della normativa in parola, combattere cioe' il
fenomeno sempre piu' intenso e grave della criminalita' organizzata,
esamina alcuni istituti, nuove figure di reato e disposizioni
processuali introdotte dalla l. 15 del 1980. per quanto concerne la
nozione di terrorismo e di eversione dell' ordine democratico,
osserva che si tratta di 2 fenomeni ben distinti e non
necessariamente collegati. sull' aggravante inerente alle nozioni ora
esposte, afferma che la norma ipotizza un caso di dolo specifico. in
merito all' attenuante prevista dall' art. 4, ritiene che sia
ispirata non tanto a ragioni morali ma ad esigenze di funzionalita',
rilevando la complessita' del comportamento richiesto. sia per l'
attenuante in parola che per la esimente introdotta all' art. 5
reputa assai improbabile una concreta applicazione. ritiene poi che
la figura di reato dell' associazione con finalita' di terrorismo o
di eversione abbia natura di reato formale, a consumazione
anticipata, con dolo sia generico che specifico. propone infine
alcuni rilievi critici sul fermo di sicurezza, soffermandosi su altre
disposizioni della legge in esame e concludendo con un giudizio
moderatamente critico sul complesso delle innovazioni.
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| l. 6 febbraio 1980, n. 15
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| Centro diretto da M. Fameli - IDG Firenze
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