| 133233 | |
| IDG800900529 | |
| 80.09.00529 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
| |
| petrone marino
| |
| tutela penale del segreto bancario e limiti processuali
| |
| | |
| intervento al convegno sul tema "il segreto bancario tra miti e
realta'", pontremoli, 22-24 giugno 1979
| |
| | |
| | |
| | |
| Cass. pen., an. 20 (1980), fasc. 1-2, pag. 272-277
| |
| | |
| d51876; d61462; d18124; d537
| |
| | |
| | |
| | |
| | |
| l' a., constatata la eterogeneita' delle posizioni in materia di
segreto bancario, ritiene opportuno fissare una premessa
indiscutibile: l' esistenza di 2 aspetti, uno sostanziale, la tutela
del segreto, l' altro processuale, l' opponibilita' dello stesso in
sede d' acquisizione delle prove, che hanno autonomo rilievo pur se
spesso interagenti. osserva che esiste nel nostro ordinamento un'
espressa previsione penale a tutela del segreto bancario, l' art. 622
c.p., quale segreto professionale. sul piano processuale la realta'
normativa accorda generalmente prevalenza alla tutela del segreto
rispetto agli interessi probatori in conflitto. cio' non avviene per
il segreto in parola, il bancario non figurando tra i professionali
elencati tassativamente dall' art. 351 c.p.p., sicche' l'
opponibilita' vale esclusivamente nei casi in cui lo si possa
considerare segreto d' ufficio. l' a. ritiene che, per quanto
concerne l' incidenza del segreto bancario sull' obbligo del rapporto
all' autorita' giudiziaria, si deve concludere, sulla scorta della
legislazione vigente, che sussiste per il governatore della banca
centrale l' obbligo stesso.
| |
| art. 10 l. 7 marzo 1938, n. 141
art. 622 c.p.
art. 351 c.p.p.
| |
| Centro diretto da M. Fameli - IDG Firenze
| |