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| IDG800900604 | |
| 80.09.00604 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| falzea maria gilda
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| riflessioni su un' equazione: ingiuria=reato presunto
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| nota a cass. sez. v pen. 29 marzo 1978
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| Riv. it. dir. proc. pen., an. 23 (1980), fasc. 2, pag. 570-584
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| d51860; d04017
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| prendendo le mosse da una sentenza che nel termine "pagliaccio" ha
ravvisato sussistere la fattispecie di cui all' art. 594 c.p., l' a.
giunge a criticare la struttura del delitto di ingiuria sotto piu'
profili. invero l' interpretazione giurisprudenziale, che ricollega
alle espressioni proferite la tipicita' del fatto e da cio' inferisce
che la realizzazione del fatto sia voluta dall' agente, comporta un'
inaccettabile doppia presunzione, riferita sia alla realizzazione
della fattispecie oggettiva, sia all' elemento psicologico. i dubbi
di incostituzionalita', per uno scivolamento sensibile del diritto
penale ancorato al fatto ex art. 25 comma 2 cost. verso una
criminalizzazione per tipi d' autore, si fanno poi certezza in
rapporto all' art. 21 cost., posto che l' onorabilita' non trova
tutela nella costituzione.
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| art. 2 cost.
art. 3 cost.
art. 21 cost.
art. 25 cost.
art. 594 c.p.
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| Centro diretto da M. Fameli - IDG Firenze
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