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| IDG800601939 | |
| 80.06.01939 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| grilli luigi
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| la tutela penale del lavoro femminile (ii parte)
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| Dir. lav., an. 54 (1980), fasc. 3-4, pt. 1, pag. 221-229
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| d74414; d7774; d541
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| l' a. rileva che mentre per l' art. 12 della legge n. 653/1934 vi era
una piu' lata previsione, per essere vietato "il lavoro di notte per
le donne di qualunque eta'", laddove col termine notte si intendeva
un periodo di almeno undici ore consecutive, nella legge n. 903/1977
vi e' il divieto di "adibire le donne al lavoro dalle ore 24 alle ore
6". la violazione determina un' ammenda da 20.000 a 100.000 lire per
ogni lavoratrice e per ogni giorno di lavoro. il problema che si pone
e' se -nell' ipotesi di lavoro notturno di piu' donne- si sia in
presenza di una pluralita' di reati oppure di un solo reato nel quale
il numero delle lavoratrici e' soltanto un elemento per determinare
in concreto la pena. la pena pecuniaria in esame e' una pena
proporzionale. a cio' deve aggiungersi che nella sfera penale
acquista rilevanza la gravita' del reato, poiche' e' in relazione ad
esso che si determina la pena. e per determinare la gravita' del
reato si ha riguardo all' oggetto su cui cade la condotta, alle
modalita' dell' azione, all' entita' del danno, elementi tutti che
prescindono da una qualificazione del rapporto per attenere alla
valutazione di elementi obbiettivamente considerati.
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| l. 26 aprile 1934, n. 653
l. 9 dicembre 1977, n. 903
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| Ist. per la documentazione giuridica - Firenze
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