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133294
IDG800400229
80.04.00229 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
neppi modona guido
a quando la riforma dell' ordinamento penale? terrorismo: le tre logiche del 625
Ponte, an. 36 (1980), fasc. 2-3, pag. 184-190
d542
l' a. svolge alcune considerazioni critiche sul decreto legge 15 dicembre 1979, n. 625 concernente misure urgenti per la tutela dell' ordine democratico e della sicurezza pubblica. enuclea le linee di tendenza dei rapporti tra le misure di emergenza emanate a partire dal 1975 in poi e la mancata riforma dell' ordinamento penale. l' a. sostiene che le nuove misure si rifanno a tre logiche diverse, talvolta fra loro confliggenti, svolge una serie di rilievi e trae le seguenti conclusioni generali sulla risposta giuridico-istituzionale al terrorismo: la via dei maggiori poteri di polizia, dei controlli indiscriminati di massa, della diminuzione degli spazi di liberta', dalla liberta' personale al diritto di difesa, ha dato fino ad ora scarsi risultati nella lotta al terrorismo; alcune delle nuove misure legislative sono in contrasto con la costituzione, in particolare il fermo di sicurezza contrasta con l' art. 13, ed e' facile prevedere che un ulteriore potenziamento di queste vie segni il passaggio ad una vera e propria militarizzazione della lotta al terrorismo. l' a. ravvisa una seconda logica nell' introduzione di norme che riservano un trattamento di speciale rigore contro i terroristi. una terza logica e' costituita dall' introduzione di norme che prevedono sensibili riduzioni di pena nei confronti dei cosiddetti terroristi pentiti. queste due ultime logiche si sostanziano nella creazione di un diritto penale speciale. questa via, afferma l' a., e' capace di esprimere delle potenzialita' positive, ma deve essere inquadrata in precise scelte complessive di riforma dell' ordinamento penale.
art. 13 cost. d.l. 15 dicembre 1979, n. 625
Ist. per la documentazione giuridica - Firenze



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