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133316
IDG800200459
80.02.00459 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
petracchi adriana
norma e prassi "costituzionale" nella serenissima repubblica di genova. i: la riforma del 1528
Nuova riv. st., an. 64 (1980), fasc. 1-2, pag. 41-80
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
s7333; s702
il lavoro contiene un' ampia analisi critica della legge con cui, nel 1528, si addivenne ad una riforma della costituzione della repubblica di genova. la filosofia della riforma viene individuata nell' assestamento di una oligarchia i cui membri si alternavano pacificamente e ordinatamente al governo, dando per scontato che i nobili erano in grado di gestire il potere nel modo migliore. la legge disciplina solo sommariamente le competenze dei vari organi dello stato (maggiore e minor consiglio, supremo magistrato, doge, governatori, procuratori, supremi sindacatori eccetera), ma molto minutamente e rigidamente la loro formazione, le loro procedure ed i sistemi di reciproco controllo. l' a. mette poi in luce i pericoli di involuzione insiti nella rigidita' del sistema instaurato dalla riforma e soprattutto nella elencazione nel "liber civitatis" delle famiglie nobili (alberghi) che, precludendo l' integrazione dell' oligarchia, costitui' inevitabile premessa della sua sclerosi e del deterioramento dell' intero sistema costituzionale.
Ist. storia del diritto - Univ. MI PV



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