| il lavoro contiene un' ampia analisi critica della legge con cui, nel
1528, si addivenne ad una riforma della costituzione della repubblica
di genova. la filosofia della riforma viene individuata nell'
assestamento di una oligarchia i cui membri si alternavano
pacificamente e ordinatamente al governo, dando per scontato che i
nobili erano in grado di gestire il potere nel modo migliore. la
legge disciplina solo sommariamente le competenze dei vari organi
dello stato (maggiore e minor consiglio, supremo magistrato, doge,
governatori, procuratori, supremi sindacatori eccetera), ma molto
minutamente e rigidamente la loro formazione, le loro procedure ed i
sistemi di reciproco controllo. l' a. mette poi in luce i pericoli di
involuzione insiti nella rigidita' del sistema instaurato dalla
riforma e soprattutto nella elencazione nel "liber civitatis" delle
famiglie nobili (alberghi) che, precludendo l' integrazione dell'
oligarchia, costitui' inevitabile premessa della sua sclerosi e del
deterioramento dell' intero sistema costituzionale.
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