| il testo riporta una relazione esposta in uno dei seminari diretti in
bari dal prof. bretone, cui partecipano i prof. de robertis, grelle,
quadrato, carcaterra. l' a., in contrasto con la tesi del volterra
che relega il iudicium domesticum quasi tra le leggende, esamina una
serie di testi di varia epoca, dai quali deduce: 1) la storicita' del
iudicum domesticum; 2) la presenza, in tale iudicium, del consilium
composto dai sui, o dai propinqui, spesso anche da amici, e convocato
solitamente dal pater; 3) il rispetto di una procedura costante,
analoga a quella dei giudizi penali e diretta sia all' accertamento
dei fatti che a garantire l' imputato. tutto questo prova che il
pater agisce si' in virtu' della propria potestas, come vuole il
volterra, ma l' esercizio di questo potere si esplica in forme
analoghe a quella giudiziaria dello stato.
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