| l' a. si fonda sulle esperienze d' elaborazione di un thesaurus
giuridico e tratta, in modo generale, alcuni problemi relativi.
comincia con l' esporre talune questioni concernenti il rapporto tra
il patrimonio fondamentale della lingua letteraria e quello del
linguaggio giuridico (naturale) e tra quest' ultimo e il linguaggio
documentario (linguaggio orientato alla macchina). per quanto
riguarda i vocaboli rispettivamente del patrimonio fondamentale della
lingua letteraria e del linguaggio giuridico, si tratta di due
insiemi di parole o, eventualmente, di espressioni composte che si
sovrappongono reciprocamente e formano tre sottoinsiemi, e cioe' uno
che comprende esclusivamente le espressioni giuridiche, l' altro che,
per contro, include le espressioni che non si trovano nel linguaggio
giuridico e il terzo che e' il piu' vasto e abbraccia le espressioni
che s' impiegano tanto nel patrimonio fondamentale della lingua
letteraria quanto nel linguaggio giuridico. dopo alcune osservazioni
generali relative a questi sottoinsiemi, l' a. tratta, dal punto di
vista del thesaurus giuridico, del linguaggio documentario, di
problemi specifici, quali la sinonimia e l' equivalenza nel
linguaggio documentario, l' omonimia e la polisemia. propone una
certa classificazione degli equivalenti e si occupa in modo piu'
dettagliato degli equivalenti che chiama paradossali e
interlinguistici. l' ultima parte dello studio e' dedicata ai
problemi propri dell' elaborazione di un thesaurus giuridico,
soprattutto alla costruzione delle parole-chiave, alla suddivisione
di queste in sottorubriche determinate, ecc., nonche' al problema
dell' universalita' del thesaurus dal punto di vista del sistema del
diritto e da quello geografico.
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