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133387
IDG800600012
80.06.00012 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
messerini virginia
cass. sez. i civ. 10 aprile 1979, n. 2058
Foro it., vol. 102, an. 104 (1979), fasc. 10, pt. 1, pag. 2387-2388
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
d0430
l' a. critica la decisione della corte di cassazione che in tema di dissenso politico afferma non essere in contrasto con la convenzione europea dei diritti dell' uomo, l' art. 32 t.u. 20 marzo 1967 n. 223 nella parte in cui prevede limitazioni al diritto di elettorato attivo per effetto di sentenza penale di condanna. sostiene infatti che sia nella carta europea sia nella nostra costituzione deve ritenersi presente la tutela del diritto al voto; e che se anche l' art. 48 cost. ammette restrizioni al diritto di voto oltre che per incapacita' civile anche per "indegnita' morale" e per "effetto di sentenza penale irrevocabile", non possono ugualmente ritenersi costituzionalmente legittimi tentativi di persecuzione del dissenso politico ne' attraverso la utilizzazione della categoria delle indegnita' morali, la cui definizione risulta quanto mai incerta, e neppure attraverso un uso improprio delle restrizioni al diritto di voto per effetto di sentenza penale di condanna.
art. 48 cost. art. 476 c.p.p. l. 4 agosto 1955, n. 848 d.p.r. 20 marzo 1967, n. 223
Ist. per la documentazione giuridica - Firenze



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