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133508
IDG800700041
80.07.00041 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
romano giulio
un' attesa, ma forse deludente sentenza di cassazione sugli allevamenti di animali
nota a cass. sez. un. civ. 10 ottobre 1979, n. 5247
Giur. agr. it., an. 26 (1979), fasc. 10, pt. 2, pag. 538-539
d91201
l' a. trae spunto dalla sentenza per delineare brevemente l' evoluzione della giurisprudenza della suprema corte in tema di qualificazione agricola delle attivita' di allevamento, anche con riguardo alla sua incidenza in tema di infortunistica. ritiene che la sentenza in esame, pur riconoscendo implicitamente all' allevatore la qualifica di imprenditore agricolo, non porta poi alle conseguenze tale riconoscimento, poiche' non si discosta dalla precedente interpretazione che esclude l' influenza della qualificazione agricola sulle disposizioni speciali del decreto n. 1124 del 1965. espone alcuni rilievi critici sulla relativa motivazione, osservando comunque che resta fermo almeno il principio che la norma generale dell' art. 2135 c.c. deve trovare applicazione tutte le volte che non sussistano norme particolari per un settore specifico e che quindi l' attivita' di allevamento in via generale deve essere qualificata agricola.
art. 2135 c.c. art. 1 n. 26 d.p.r. 30 giugno 1965, n. 1124 art. 205 d.p.r. 30 giugno 1965, n. 1124 art. 206 d.p.r. 30 giugno 1965, n. 1124 art. 207 d.p.r. 30 giugno 1965, n. 1124
Ist. dir. agrario - Univ. FI



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