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| IDG800900079 | |
| 80.09.00079 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| franchini antonio
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| legge "merli" e codice penale
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| nota a trib. treviso 18 dicembre 1978
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| Giur. merito, an. 11 (1979), fasc. 3, pt. 2, pag. 632-635
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| d539
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| e' dubbio, in dottrina e giurisprudenza, se l' art. 26 della legge n.
319 del 1976 abroghi o meno l' art. 635 codice penale (delitto di
danneggiamento). per l' a. l' art. 26 abroga espressamente ogni altra
norma che disciplina la materia degli scarichi. il legislatore
avrebbe riconosciuto "l' evidente forzatura della pregressa
applicazione di tali ipotesi criminose alla violazione di c.d.
interessi collettivi". percio' il reato di scarico abusivo rende
inapplicabile il titolo di cui all' art. 635 codice penale in regime
di concorso formale. per scarico dovra' intendersi "una immissione
nelle acque di sostanze inquinanti provenienti da insediamenti
produttivi o civili aventi il carattere della continuita' o
permanenza". una immissione occasionale trova invece sanzione nelle
norme del diritto criminale comune. la diversita' di trattamento che
ne consegue puo' essere incostituzionale (le norme speciali prevedono
contravvenzioni, mentre le fattispecie delittuose comuni sono
applicabili solo se vi sia dolo).
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| art. 26 l. 10 maggio 1976, n. 319
art. 635 c.p.
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| Centro diretto da M. Fameli - IDG Firenze
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