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Documento


133660
IDG800900115
80.09.00115 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
amodio ennio
garantismo e difesa sociale nel nuovo rito accusatorio
intervento al convegno organizzato dall' associazione napoletana di diritto penale su "il nuovo processo penale: dalle indagini preliminari alla sentenza di primo grado", napoli, 7-9 aprile 1978
Giust. pen., an. 84 (1979), fasc. 2, pt. 1, pag. 49-52
d60301; d683
l' a., nel sottolineare come la riduzione dei poteri del pubblico ministero nel nuovo rito si inscrive nella logica accusatoria sottesa al progetto di nuovo codice di procedura penale, contesta la non infrequente considerazione secondo cui le esigenze dell' accusa finirebbero per essere sacrificate. in proposito vengono ricordati taluni caratteri del 'nuovo' potere investigativo, quali la necessita' che l' accusa venga sostenuta dall' inizio delle indagini fino al dibattimento dalla stessa persona fisica, le indagini parallele, la possibilita' che l' accusa porti al dibattimento qualche elemento probatorio nuovo, la maggiore coesione nei rapporti tra pubblico ministero e polizia giudiziaria. ricordato che il futuro processo non sarebbe comunque incardinato allo schema di un procedimento di parti (attesa la vasta gamma di poteri inquisitori riconfermati espressamente al giudice istruttore), vengono svolte alcune considerazioni conclusive in ordine agli oneri di lealta' e di collaborazione incombenti all' imputato nel nuovo processo, oneri peraltro ragionevoli in un meccanismo processuale ove risultano notevolmente dilatate le garanzie dell' individuo.
l. delega 3 aprile 1974, n. 108
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