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| IDG800900116 | |
| 80.09.00116 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| conso giovanni
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| sottolineare ma non esasperare le differenze di valutazione
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| Giust. pen., an. 84 (1979), fasc. 2, pt. 1, pag. 53-55
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| d60301; d61220
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| l' a. svolge alcune considerazioni critiche sul saggio di ennio
amodio (garantismo e difesa sociale nel nuovo rito accusatorio, in
giustizia penale, 1979, fasc. 2, pt. i): in particolare costituiscono
oggetto di valutazione divergente talune osservazioni volte a fornire
una chiave di lettura, in termini di drastico mutamento, dei 'nuovi'
(secondo la legge-delega del 1974) rapporti tra pubblico ministero e
giudice istruttore. le differenze, ad avviso dell' a., pur
innegabili, sono meno drastiche di quanto possa ritenere amodio:
anche la posizione del giudice istruttore risulta ridimensionata
rispetto al codice del 1930 dal momento che 'il primato' passa al
giudice del dibattimento e al pubblico ministero. residuano comunque
poteri limitativi della liberta' personale, quali le facolta' di
disporre l' arresto in flagranza e il fermo. piu' accentuata e'
invero la differenza tra 'nuovo' e attuale sistema la' dove la scelta
del rito e' interamente demandato al giudice istruttore senza che
piu' nulla resti al pubblico ministero.
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| l. delega 3 aprile 1974, n. 108
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