| l' esperienza tedesca conferma come l' imputazione a colpa dell'
evento aggravante rappresenta un decisivo progresso, una
razionalizzazione del sistema penale. anche in italia l' eliminazione
della responsabilita' obiettiva nella sfera dei delitti aggravati
dall' evento parrebbe prospettarsi esclusivamente come problema di
parte generale. una tal procedura rischierebbe di innescare un
processo, comprovato dalla giurisprudenza della corte federale
tedesca, di dare un fondamento di legittimita' a un trattamento
sanzionatorio che, se appariva irragionevole in un sistema di
responsabilita' oggettiva, rimane sproporzionato anche rispetto a
fattispecie di dolo misto a colpa. la riforma dovrebbe dunque
procedere contemporaneamente sia sul terreno della parte generale,
sia su quello della parte speciale, vagliando l' effettiva necessita'
di conservazione di ciascuna ipotesi aggravata. in relazione all'
omicidio preterintenzionale, la fattispecie legale in definitiva
anticipa la soglia di punibilita' dalla fattispecie consumata a
quella tentata, anzi, forse, a uno stadio anteriore rispetto allo
stesso tentativo di lesioni o di percosse. allora si opererebbe il
distacco di questa figura, risolventesi in una dilatazione della
responsabilita'. come alternativa alla normativa attuale si profila
quantomeno la configurazione di una fattispecie di lesioni aggravate
dall' evento-morte (in quanto siano presenti gli estremi della
colpa). in conclusione, l' a. auspica una riconsiderazione
legislativa che tenga conto del rischio di un' interpretazione dei
pratici, che giunga a un uso piu' generoso del dolo eventuale, con un
incremento delle condanne per omicidio volontario, anche in subiecta
materia.
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