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133838
IDG800900166
80.09.00166 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
sammarco giorgio
il concetto di autore e partecipe del reato nella piu' recente dottrina tedesca
Riv. it. dir. proc. pen., an. 22 (1979), fasc. 3, pag. 1009-1039
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
d5013; d95124
grande interesse ha, nella dottrina tedesca, la distinzione tra i concetti di autore e partecipe del reato; un seguito ha, nella dottrina e giurisprudenza, la prospettiva volontaristica, secondo la quale e' autore del reato colui e solamente colui che agisce con "volonta' di autore", determinandosi alla commissione reato, indipendentemente dall' effettivo apporto esteriore al risultato. non cosi' per chi compie materialmente il fatto, a seguito di decisione altrui. altra parte della dottrina ha fatto ricorso a criteri oggettivi facenti capo al nesso causale; altri propendono per criteri che si rifanno alla tipicita' della norma penale; per altri vale la "teoria materiale oggettiva" della partecipazione, percio' e' autore anche colui che ebbe il "dominio del fatto", avendo funzione predominante nella vicenda. d' altra parte ultimamente si e' cercato di estendere il concetto di "controllo del fatto" a casi concreti in cui pur non si poteva parlare formalmente di realizzazione materiale da parte dell' autore. e' stata cosi' costruita la figura dell' "autore mediato", che compie l' azione attraverso un "controllo di volonta'" di soggetto umano. cosi' per l' ipotesi di "divisione delle funzioni", in cui l' azione tipica e' imputata a compartecipi che, pur nel frazionamento dell' esecuzione, esercitano concretamente un controllo su una funzione essenziale. in genere la dottrina e la giurisprudenza hanno cercato di enucleare principi tali da poter ricondurre a questi fattispecie concrete diversissime.
Centro diretto da M. Fameli - IDG Firenze



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