| l' a. rileva che la legge sull' equo canone ha disincentivato l'
offerta in affitto degli alloggi, generando una piu' grave crisi
dell' abitazione. definisce aberranti le decisioni in materia dei
pretori di roma e messina. nota, infatti, che costoro hanno applicato
l' articolo 501 bis del codice penale, il quale ha per oggetto
"manovre speculative su merci" e punisce chi, "in presenza di
fenomeni di rarefazione o rincaro sul mercato interno", "sottrae all'
utilizzazione o al consumo", in "rilevanti quantita'", "materie
prime, generi alimentari di largo consumo o prodotti di prima
necessita'", nei confronti di alcune imprese che attendevano di
vendere appartamenti da poco tempo costruiti. contesta la
possibilita' di configurare un edificio come "merce" e di configurare
una speculazione su beni a prezzo di stato. si chiede come si possa
ritenere sottrazione all' utilizzazione o al consumo la vendita dell'
alloggio anziche' il darlo in locazione. da tutto cio' afferma l'
urgenza di una rimeditazione legislativa sulla legge dell' equo
canone.
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