| l' a. riporta dati statistici relativi alla partecipazione dei
genitori nei vari gradi di scuola, estratti da una recente ricerca
del censis. tali dati riguardano la partecipazione alle elezioni, gli
orientamenti socio-educativi degli eletti, le liste elettorali, i
programmi e i temi affrontati, la qualita', quantita' e modalita'
delle riunioni di consiglio. da tali dati l' a. fa emergere alcune
considerazioni e rileva che i programmi, ad esempio, hanno richiesto
un grosso lavoro qualificato e che le linee orientative, pur
divergendo tra conservatori e progressisti, in molti argomenti
coincidono (edilizia scolastica, tempo pieno ecc.). altro elemento
interessante e' la preponderanza della partecipazione femminile,
mentre nelle liste sono in maggioranza gli uomini: in quasi tutti gli
eletti risulta una delusione su cio' che si e' potuto fare
concretamente, ma molti concordano sul fatto che con una revisione
dei decreti delegati si potrebbero raggiungere dei risultati
migliori. da questa osservazione l' a. prende spunto per sostenere
che, pur non potendo negare un forte calo partecipativo, e' indubbio
che non si deve perdere la speranza di poter migliorare il tono
civile e democratico della scuola, ne' di poter raggiungere dei
risultati anche apprezzabili sul piano concreto, e cio' in armonia
con l' impegno che la chiesa chiede oggi ai cattolici. l' a. conclude
infatti riportando alcuni passi dei documenti conclusivi del convegno
ecclesiale "evangelizzazione e promozione umana" da cui risulta
chiaramente che l' impegno dei cattolici deve ispirarsi a i principi
del dialogo e della speranza.
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