Banche dati professionali (ex 3270)
Stampa giuridica

Documento


134159
IDG800400083
80.04.00083 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
zaccaria giuseppe
pluralismo giuridico e trasformazione dello stato: in ricordo di antonio pigliaru
Mulino, an. 28 (1979), fasc. 264, pag. 629-639
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
f6014
l' a. prende spunto dall' attuale crisi di legittimazione del consenso allo stato da parte dei cittadini: crisi del diritto statale ed emergenza di esigenze spontanee, nell' ambito sociale, con pretese di universita' e di politicita', per riprendere il pensiero di antonio pigliaru sulla teoria della pluralita' degli ordinamenti giuridici. in particolare l' a. si richiama a "la vendetta barbaricina come ordinamento giuridico" in cui il pensatore sardo colloca al centro della propria ricerca gli schemi di comportamento tradizionali, i codici strutturali in cui gli episodi di banditismo e di vendetta barbaricina trovano una loro spiegazione e giustificazione. l' ordinamento della vendetta barbaricina si pone come ordinamento generale, come ordine esclusivo, che richiede un' assoluta fedelta' e coerenza. conseguentemente scaturisce il conflitto tra due opposti termini normativi: la legalita' dello stato e della comunita' particolare. il pastore barbaricino e', quindi, conteso tra due diversi ordinamenti e indotto "giuridicamente" ad esercitare la vendetta come "organo della comunita'". in pigliaru, il problema della specificita' culturale e politica sarda si presenta come ripetizione della svolta storica nella vicenda dello stato moderno e come espressione dell' esigenza di un nuovo pluralismo giuridico che si configura come un salto di qualita' nello sviluppo stesso dello stato. lo scontro tra consuetudine e legge, tra ordinamento barbaricino e ordinamento dello stato, tra un ordinamento originario ed autonomo ed un altro successivo e sovrapposto puo' dar luogo ad un arricchimento reciproco. la tutela della specificita' arcaica si congiunge, cosi', col problema del ruolo dell' autonomismo nella interna rifondazione dello stato: concepito, cioe', non come "alternativa esterna" all' organizzazione dello stato, ma come momento della sua "estinzione democratica".
Ist. per la documentazione giuridica - Firenze



Ritorna al menu della banca dati