| gli aa. affrontano il problema della crisi politico-istituzionale del
paese dalla quale e' possibile uscire "a sinistra" se la sinistra
sara' capace di porsi l' obiettivo di una "democrazia che governi".
secondo gli aa., i limiti piu' gravi della sinistra, in questi anni,
non sono stati un' insufficiente difesa dei diritti di liberta' ma
un' insufficiente capacita' di elaborare e realizzare riforme che
funzionino e che mettano lo stato in grado di operare in modo nuovo e
democratico. cio' e' dipeso, in larga misura, dal mancato accesso
della sinistra al governo del paese. gli aa. indicano una serie di
leggi, tra cui il decreto del presidente della repubblica 24 luglio
1977, n. 616, in materia di scioglimento degli enti o di
trasferimento del personale, la legge penitenziaria e quella del
nuovo processo penale, oltre a quelle sulla programmazione economica
e la riconversione industriale, che hanno incontrato sul loro cammino
applicativo ostacoli e sabotaggi. la faticosa applicazione della
legislazione riformatrice riconduce alla crisi istituzionale, crisi
degli apparati, crisi di organizzazione del potere, crisi di
"legittimazione" dello stato e del sistema politico-istituzionale.
secondo gli aa., questi aspetti della crisi ripropongono il problema
della riforma dello stato come momento centrale di un processo di
ricomposizione democratica che affronti in tutta la sua ampiezza la
crisi istituzionale.
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