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134172
IDG800400096
80.04.00096 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
ilardi massimo
la crisi di potere del partito politico
Dem. dir., an. 19 (1979), fasc. 2, pag. 289-298
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
d0432; d04332; f4204
l' a. sostiene che i partiti di sinistra attraversano una crisi di potere dovuta alla obsolescenza dell' apparato ideologico e alla impossibilita' di accedere alla gestione delle istituzioni. si e' verificato un arresto di produzione di plusvalore sociale e non e' stata innestata la produzione di plusvalore politico per la mancata connessione tra partito e istituzioni. il pci, infatti, ha un peso, in termini di potere, molto debole in rapporto alla sua rappresentanza parlamentare. al contrario, per la dc, partito e istituzioni dello stato coincidono: attraverso il controllo delle istituzioni la dc mette in moto la produzione di plusvalore sociale per il partito. secondo l' a., le radici del potere non sono piu' da ricercarsi solo dentro la sfera del politico istituzionale, ma anche dentro la societa', per cui assume particolare rilievo la critica dell' ideologia. la crisi dell' ideologia tradizionale dei partiti della classe operaia non va misurata tanto sul fatto che il partito comunista italiano si sia fatto o meno "stato", ma su una richiesta diffusa di potere e di spazi di autonomia che viene proposta al di fuori dei confini del "politico". occorre un' ideologia unificante che nasca da un momento di lotta e di scontro e il problema che si pone per il partito e' quello di far corrispondere ad una nuova organizzazione i due momenti del potere, lo stato e la societa' civile, dal momento che il politico non e' piu' tutto e solo stato, tutto e solo societa' civile. l' adeguamento dell' organizzazione del partito non consiste tanto nell' abbandono della formula del centralismo democratico, quanto in un metodo e in un costume di lavoro che diano massimo spazio al dibattito e alla autonomia della ricerca in una relazione piu' conseguente con la societa' italiana: una organizzazione come forma capace di convogliare le spinte centrifughe, di costringere i contenuti a non frantumarsi, di comporre il dissidio senza eliminarlo e, soprattutto, capace di continuo adeguamento.
Ist. per la documentazione giuridica - Firenze



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