| lo studio prende in considerazione tre aspetti del comportamento
deviante dei giovani in italia. il primo concerne l' andamento
quantitativo e qualitativo della criminalita' giovanile rappresentata
principalmente dai reati contro la proprieta' e, piu' di recente,
contro l' ordine pubblico. delinquono soprattutto i giovani dai 18 ai
24 anni, una fascia d' eta' che presenta ovvi riferimenti al problema
della disoccupazione. da questa ricostruzione della delinquenza
giovanile e da altri indicatori presi in considerazione emerge un
quadro di iperconformismo al modello della criminalita' degli adulti.
il secondo aspetto riguarda alcune categorie teoriche adottate dalle
scienze sociali nell' analisi del comportamento deviante. particolare
considerazione e' riservata alla "marginalita'" e alla "depravazione
relativa" che sono comunemente riferiti sia al fenomeno criminale che
a quello della violenza politica. il terzo aspetto, partendo da
queste categorie, fa riferimento alle relazioni sorte, negli ultimi
anni, fra movimenti collettivi come movimenti di ribellione e
fenomeni spontanei di comportamento criminale. l' a., attraverso
questi aspetti, tenta di individuare la tendenza della politica
criminale che, nonostante significative oscillazioni, sta oggi
tornando a un modello di normalizzazione e all' uso di strumenti di
controllo che seguono percorsi ben tracciati e spesso oscuri.
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