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136213
IDG800602176
80.06.02176 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
de sanctis italo, de sanctis sergio
l' elemento soggettivo del delitto di circonvenzione di persone incapaci. il problema del dolo e del profitto
Foro nap., an. 27 (1980), fasc. 1-2, pt. 3, pag. 53-66
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
d51913
gli aa. affermano che la circonvenzione e' un reato a sfondo essenzialmente psicologico: il soggetto agente, oltre ad essere autore materiale del fatto reato, deve esserne anche autore morale, in uno scindibile rapporto di causalita' psichica. indubbiamente il reato e' un fatto umano colpevole, nel senso che non basta averlo materialmente commesso per incorrere nella punizione minacciata nella norma, ma occorre averlo commesso colpevolmente; percio' l' elemento soggettivo ha una posizione rilevante nel quadro della sua entita' giuridica. nel reato di circonvenzione la coscienza e volonta', di cui all' art. 42 c.p., assume forma piena, atteggiandosi la colpevolezza a dolo, giacche' la disobbedienza e' completa quando il soggetto ha voluto il fatto vietato. si tratta di dolo generico che postula innanzitutto la coscienza dello stato d' incapacita' del soggetto passivo, stato che deve essere manifesto. ma in tale reato la volonta' di abusare dell' incapace e' diretta al fine di ottenerne profitto. dunque la componente soggettiva del delitto di circonvenzione postula, oltre all' intenzione dell' evento, anche il dolo specifico, che la dottrina ravvisa concordemente nel fine di procurare a se', o ad altri, un profitto.
art. 643 c.p. art. 42 c.p.
Ist. per la documentazione giuridica - Firenze



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