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136233
IDG800700131
80.07.00131 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
romano giulio
considerazioni sul regime successorio in agricoltura suggerite da una sentenza in tema di comunione tacita familiare
cass. sez. ii civ. 14 gennaio 1980, n. 337
Giur. agr. it., an. 27 (1980), fasc. 5, pt. 1, pag. 279-292
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
d9135; d9126; d91611; d302; d30128
l' a. illustra, con riguardo alle fonti normative, i principi enunciati nella sentenza commentata, la quale, a suo avviso, fornisce una definizione convincente della natura e delle caratteristiche dell' istituto della comunione tacita familiare. si sofferma poi sul regime successorio agrario richiamando anche alcune recenti proposte di riforma avanzate dalla dottrina. ne espone le linee evolutive alla luce delle norme sulla prelazione e sull' impresa familiare, sottolineando l' esigenza di una loro modifica. ritiene infatti che, in sede di successione, pur dovendosi riconoscere i diritti del partecipe che abbia dedicato la propria attivita' all' azienda nell' interesse di tutti i titolari, debbano anche trovare ristoro con criteri congrui gli interessi degli altri familiari ed anche di chi non sia coltivatore diretto. ritiene inadeguato, ai fini del contemperamento degli interessi di tutti i componenti della famiglia agricola, lo strumento societario. pone infine in rilievo la necessita' che qualunque modifica del regime successorio tenga presenti le esigenze di evitare il frazionamento dei fondi e di garantire comunque la funzione produttiva dell' azienda.
art. 230 bis c.c. l. 29 maggio 1967, n. 379 art. 8 l. 26 maggio 1965, n. 590 c. cost. 27 luglio 1972, n. 155 art. 11 l. 11 febbraio 1971, n. 11 art. 28 l. 26 maggio 1965, n. 590
Ist. dir. agrario - Univ. FI



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