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136256
IDG800800019
80.08.00019 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
salerno guido
locazione di alloggi e aggiotaggio
Diritto e societa', (1979), fasc. 3, pag. 663-670
d30640; d51601
l' a. rileva che la legge sull' equo canone (l. 392/1978) costituisce un tipico esempio di quella che si usa definire "manovra di calmiere". a tale manovra consegue, di regola, una rarefazione dell' offerta del bene: o viene a cessare la convenienza a produrlo o, qualora sia gia' prodotto e non si tratti di un bene deperibile, lo si tiene in serbo in attesa di tempi migliori. nella situazione venutasi a creare dopo l' entrata in vigore della legge sull' equo canone si ravvisano i seguenti effetti: la offerta di case in vendita ha subito un notevole impulso, destinandosi a tal fine quegli appartamenti in precedenza acquistati per investimento, e un diverso tipo di investimento per la bassa rendita che deriva dall' applicazione dell' equo canone. l' a. rileva che di fronte alla mancata offerta degli appartamenti sul mercato dell' affitto si e' registrata la emissione di provvedimenti autoritativi di requisizione. nel dibattito sui profili strettamente tecnici i punti di discussione sono stati tre: configurabilita' degli appartamenti quali "merci" o, in alternativa, "prodotti di prima necessita'", ai sensi dell' art. 501 bis c.p.; effettivita' ed illiceita' della "sottrazione alla utilizzazione o al consumo"; legittimita' della locazione coatta degli immobili sequestrati. sul rapporto tra i provvedimenti emanati e le norme costituzionali che disciplinano la proprieta' privata, oltre che sulla attivita' di "supplenza" svolta in questo caso dalla magistratura, si sono avute diverse prese di posizione, che l' a. riporta.
l. 27 luglio 1978, n. 392 art. 1571 c.c. art. 501 bis c.p.
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