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136264
IDG800601890
80.06.01890 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
rigano francesco
partecipazione popolare e giustizia penale nella resistenza
Riv. trim. dir. proc. civ., an. 34 (1980), fasc. 2, pag. 594-614
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
d02306; d683; s7352; s77
l' a. rileva che la costituzione degli organi popolari di giustizia, previsti dai decreti dei comitati di liberazione nazionali settentrionali, sarebbe stata possibile solo se le forze dei comitati di liberazione nazionale fossero riuscite a creare una situazione di fatto tale da non poter piu' essere mutata con il passaggio della sovranita' al governo italiano. le ragioni che impedirono ai tribunali popolari di entrare tempestivamente in funzione devono essere rinvenute da una parte nella decisione di affidare la competenza a giudicare nei giorni dell' insurrezione ai tribunali militari, dall' altra nella pronta emanazione del decreto luogotenenziale 22 aprile 1945 relativo alle corti straordinarie d' assise per i reati di collaborazione con i tedeschi. i provvedimenti dei comitati stessi, che avevano segnato, sul piano legislativo, il successo delle forze progressiste, rimasero inefficaci pronunciamenti di ideali democratici, destinati a documentare l' impegno profuso nel delineare un modello di giustizia alternativo rispetto agli schemi liberali, nel quale trovasse modo di realizzarsi l' istanza di partecipazione politica giustamente avanzata, in ragione della parte protagonista sostenuta nella lotta contro il fascismo, dal movimento operaio.
d.lg.lt. 22 aprile 1945, n. 142
Ist. per la documentazione giuridica - Firenze



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