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| IDG800601758 | |
| 80.06.01758 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| pace angelo
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| l' antinomia tra "precisione" e "prudenza" nella normativa
comunitaria del bilancio dell' impresa
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| Riv. soc., an. 25 (1980), fasc. 1-2, pag. 210-230
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| d8701; d312207; d87122
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| l' a. parte dalla considerazione che il bilancio dell' impresa e' un
espressione sintetica, in quanto rappresenta l' impresa stessa, ed e'
definito di esercizio in quanto e' redatto in un momento della sua
dinamica che si assume come termine di un ciclo temporale e principio
di altro ciclo. in tema di societa', sostiene l' a., si e' di fronte
a modifiche delle strutture dell' ordinamento che incidono
profondamente sulle vicende delle imprese societarie, cosicche', per
la societa' di capitali, il bilancio annuale ha, in pochi anni, visto
diminuire la propria importanza per la funzione di accertamento dei
dividendi a favore degli azionisti, ed acquistato sempre maggior
rilievo ai fini dell' esercizio dei controlli esterni. secondo l' a.,
in un' economia come la nostra, la visione del bilancio come uno
strumento di misura del reddito ripartibile e' certamente restrittiva
ed inadeguata. i compilatori della quarta direttiva cee del 25 luglio
1978 si sono resi conto di questo aspetto e ne hanno tratto un
principio messo al primo posto delle "regole di valutazione" tale e'
il principio della "prudenza" nella valutazione.
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| dir. cee 78/660 (bilanci societa' di capitali)
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| Ist. per la documentazione giuridica - Firenze
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