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| IDG810600286 | |
| 81.06.00286 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| dardani maurizio
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| la responsabilita' del vettore marittimo per perdita e avaria nella
giurisprudenza
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| Dir. maritt., s. 3, an. 81 (1979), fasc. 4, pag. 542-558
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| d93434; d934340; d93436
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| la disciplina della responsabilita' del vettore marittimo per perdita
o avaria delle cose consegnategli per il trasporto e' contenuta nell'
art. 422 c. nav.: il primo comma pone una presunzione di
responsabilita' a carico del vettore, il quale puo' liberarsene
dimostrando la mancanza di colpa propria o di colpa commerciale dei
suoi dipendenti e preposti, il secondo comma elenca una serie di
cause tipiche di esonero che spostano sull' avente diritto alla
riconsegna l' onere di provare la colpa del vettore o dei suoi
dipendenti o preposti. l' art. 422 c. nav. risulta dalla traduzione
dell' art. 4 n. 2 conv. di bruxelles del 25 agosto 1924, modificato
in alcuni punti: mentre la dottrina prevalente ha sottolineato la
modifica della lettera 'q' dell' art. 4 conv. , individuando in essa
la volonta' del legislatore italiano di porre sul caricatore il
rischio dei danni da causa ignota la giurisprudenza ha costantemente
negato qualsiasi diversita' circa la distribuzione dell' onere della
prova, facendo cosi' gravare sul destinatario il danno da causa
ignota. nonostante la corte di cassazione sia stata costante nel
considerare la prova a carico del vettore come avente carattere
negativo, il problema suscita notevoli controversie in seno alla
dottrina. tra i pericoli eccettuati ha particolare rilievo la colpa
nautica dei dipendenti e preposti del vettore.
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| art. 422 c. nav.
art. 4 conv. bruxelles 1924
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| Ist. per la documentazione giuridica - Firenze
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