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136547
IDG811200046
81.12.00046 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
roccella alberto
nuovi chiarimenti sulla disciplina sostanziale e sul riparto delle competenze statali e regionali in tema di espropriazioni
nota a c. cass., sez. un., 17 novembre 1978, n. 5343 a c. stato, ad. plen., 19 gennaio 1979, n. 1 a c. stato, sez. iv, 27 marzo 1979, n. 221
Regioni, an. 7 (1979), fasc. 6, pag. 1252-1260
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
d1310; d18201
l' a. osserva che la sentenza della cassazione, nella definizione della disciplina applicabile dal 1972 al 1977 alle espropriazioni attuate dalle regioni, ha capovolto la propria precedente posizione, affermando la competenza espropriativa regionale anche per l' attuazione di opere pubbliche di enti diversi, escluse solo quelle statali e ultra regionali. il consiglio di stato, nella prima delle decisioni annotate, ha poi ribadito che il procedimento espropriativo previsto dalla legge n. 865 del 1971 si applica solo agli interventi per opere che rientrino nella competenza regionale, restando escluso per le espropriazioni di competenza dello stato. per quanto riguarda la seconda decisione annotata, in essa il consiglio di stato ha affermato che i poteri espropriativi delle regioni seguono la natura delle funzioni cui ineriscono e quindi, per le opere devolute alla competenza propria delle regioni, rientrano tra le funzioni proprie e non tra quelle delegate. il consiglio di stato ha inoltre affermato la manifesta infondatezza della questione di illegittimita' costituzionale sulla competenza espropriativa della regione basandosi sull' affermazione che l' espropriazione e' un' attivita' strumentale e per questa ragione e' giustificato il suo mancato inserimento nell' art. 117 della costituzione.
d.p.r. 15 gennaio 1972, n. 8 l. 22 ottobre 1971, n. 865
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