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136819
IDG810900105
81.09.00105 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
violante paola
l' obbligo di rapporto nell' art. 361 c.p. e nell' art. 3 c.p.p.
Giust. pen., an. 85 (1980), fasc. 11, pt. 3, pag. 653-672
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
d51200; d60011
l' a. conduce un' indagine minuziosa ed analitica sulla vasta tematica dell' obbligo di rapporto. sulla definizione di "rapporto" afferma che tutte le denunce obbligatorie rientrano in tale nozione, il rapporto stesso e' atto processuale non solo sul piano degli effetti, ma perche' ne e' parte integrante. in merito alla nozione di "autorita'", di cui all' art. 361 c.p., ritiene che la stessa vada intesa quale "spersonalizzazione" del destinatario del rapporto. l' interesse tutelato va individuato nell' esigenza di agevolare l' acquisizione della "notitia criminis" e non nell' imporre un dovere fine a se stesso. l' a. ripercorre criticamente sia indirizzi dottrinari che giurisprudenziali, fornendo una ricca esemplificazione delle condotte che a seconda della tesi abbracciata portano a dare o meno rilievo penale alla omissione.
art. 361 c.p. art. 2 c.p.p. art. 3 c.p.p.
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